RE LEAR
inizio spettacoli ore 20.45 – domenica ore 16.30
dall’ 11 al 14 gennaio 2018 – Teatro delle Muse
di William Shakespeare
regia Giorgio Barberio Corsetti
con Ennio Fantastichini (nel ruolo di Re Lear)
e con Michele Di Mauro, Roberto Rustioni, Francesco Villano, Francesca Ciocchetti,
Sara Putignano, Alice Giroldini, Mariano Pirrello, Pierluigi Corallo,
Gabriele Portoghese, Andrea Di Casa, Antonio Bannò, Zoe Zolferino
scene e costumi Francesco Esposito
luci Gianluca Cappelletti
musiche composte ed eseguite dal vivo Luca Nostro
ideazione e realizzazione video Igor Renzetti, Giacomo Bisordi
UN’IMMERSIONE NELLA SCRITTURA DEL BARDO A PARTIRE DALLA RICERCA DELL’IMMAGINE
Giorgio Barberio Corsetti incontra Shakespeare. L’innovatore della scena contemporanea si misura con il più grande drammaturgo europeo di tutti i tempi, riletto o combattuto, recitato, danzato, musicato. Così, la scrittura diventa scena tramutandosi in visioni e linguaggi, dove il teatro è virtualità per meglio muoversi tra gli inganni e i trabocchetti di una vita irreale. In linea con il suo percorso di sperimentazione, orientato alle nuove tecnologie e alla drammaturgia itinerante, Corsetti si immerge nella scrittura del bardo a partire dalla ricerca dell’immagine come elemento scenografico e drammaturgico nel tentativo di padroneggiare il futuro nel presente. Una sinfonia infernale, in crescendo fino all’apice della demenza e del caos: la distruzione finale, con i superstiti che raccolgono le spoglie. Il tempo di questo Lear è adesso, in un mondo fluttuante dove l’economia e la finanza slittano da una crisi all’altra. Lear vuole ritrovare la giovinezza perduta, abbandonare le cure del regno, il peso delle responsabilità, poter vagare con i suoi cavalieri da un palazzo all’altro e occuparsi solo del proprio piacere. Allo stesso tempo, vuole essere amato, perché pensa che il sentimento delle figlie sia una garanzia, un investimento che gli permetterà di vivere spensierato in una seconda giovinezza. Il Re Lear è una tragedia di padri e figli. Lear e le sue figlie, Gloucester ed i suoi figli. I padri fraintendono i figli, i figli tradiscono i padri. Oppure li salvano: paternità e eredità, trasmissione ed usurpazione, passaggio di potere ridotto ai termini essenziali.